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AMARCORD ENIO HOME PAGE MAMMA GINA

 

11 Settembre 2002

Domenica, primo giorno di un settembre 2002 strano, iniziato in maniera incolore e finito in un pronto-soccorso di un ospedale di Monza, il San Gerardo, attaccato a una quantità di elettrodi lottando tra la vita e la morte nel bel mezzo di un infarto.


 

>>>>>>>> ...............Oggi mi dimettono dall'ospedale, dimissioni condizionate da un consulto con il gruppo chirurghi che si riunisce ogni venerdì per discutere dei casi insoliti verificatisi durante le innumerevoli degenze mensili che si hanno all'ospedale San Gerardo di Monza, e il mio è uno di questi.......... 

 


 

10 settembre 2002

 

“….. L'esame coronarico ha evidenziato un buon ripristino del flusso coronarico di sangue e non necessita per adesso nessun intervento di Angio plastica o Bypass Coronarico, basta un trattamento con un Beta Bloccante 1/2 compressa alle 8,00 del mattino + una bustina di 160 mg di Anticoagulante ( Cardirene ) e 1/2 compressa di Beta Bloccante alle 20,00 di sera. Il problema evidenziato dalla coronografia e precedentemente evidenziato con l'ecocardiografia è sulla valvola Aortica. Questa valvola sembra che non tenga e debba essere sostituita. Il cielo da blù, diventa nero e come se all'improvviso uno ti colpisse con una spranga di ferro sui coglioni.... non si riesce più a ragionare sembra che tutto sia perduto... la sensazione che si prova è sgradevolissima. In aggiunta all'Eco, alla Coronografia vengo mandato a fare un'altra Ecografia Trans - esofagea, sotto anestesia

 

 

http://www.tuttasalute.net/wp-content/uploads/2011/11/coronarografie.jpg

 

 

locale per evidenziare detti difetti in maniera inconfutabile. Conclusione: Valvola Aortica da sostituire, Aorta nel tratto ascendente ingrossata del 50 % e un ByPass da fare, operazione a torace aperto della durata di 4 5 ore da effettuarsi quanto prima. Vengo dimesso l'11 di settembre con "la condizionale" di passare un mese in riabilitazione e di rieffettuare un Eco-Cardiogramma fra tre mesi circa, in Dicembre, per vedere come il fenomeno " valvolare " si è evoluto. I tempi di attesa per l'intervento dovrebbero essere intorno al mese, mese e mezzo e se tutto dovesse andare secondo le previsioni dell'aiuto primario dott. Formica, sarei operato l'anno prossimo nei primi mesi dell'anno.........

 


La Coronografia è un esame che attraverso l’introduzione in un’arteria della gamba di un “tubicino” di plastica chiamato CATETERE, la cui estremità viene posta di fronte all’origine delle coronarie, permette, con l’iniezione di un mezzo di contrasto, la visualizzazione con i raggi X del lume delle coronarie e le eventuali ostruzioni o restringimenti. Tali immagini vengono registrate e immagazzinate su CD, videocassetta o pellicola. Durante l’esame vengono applicati degli elettrodi sul torace per il monitoraggio dell’elettrocardiogramma. Il punto di accesso radiale, brachiale o più frequentemente femorale dopo essere stato rasato, verrà disinfettato con una soluzione antisettica per prevenire le infezioni, quindi la maggior parte del corpo verrà coperta con un telo sterile. L’esame inizia con un’anestesia locale: la coronarografia è un esame indolore. Successivamente in tale sede verranno introdotti i cateteri che permetteranno di visualizzare la coronaria sinistra, la coronaria destra e il ventricolo sinistro; permettendo la visualizzazione di eventuali restringimenti od occlusioni dei vasi o difetti della cinesi del ventricolo. L’esame necessita della collaborazione del paziente cui il medico potrà chiedere di eseguire profondi respiri o trattenere il fiato per qualche secondo. La durata dell’esame è in genere compresa tra i 20-30 minuti. Quando l’esame è terminato il catetere viene ritirato, si procede  quindi alla compressione che consiste nell’esercitare per 10-15 minuti una forte pressione con le dita a monte della sede di iniezione. Terminata la compressione manuale verrà mantenuta per 3 ore una compressione con un sacchetto di sabbia o una fasciatura, nelle 12 ore successive, se è stato utilizzato l’accesso femorale, il paziente dovrà stare a letto. Attualmente esistono sistemi di chiusura del punto di inserzione che permettono la mobilizzazione già poche ore dopo la procedura. Io comunque sono dovuto rimanere a letto per almeno 12 ore. Dopo l’esame viene consigliato di bere acqua abbondantemente al fine di eliminare rapidamente il mezzo di contrasto  

 

 

http://www.albanesi.it/wp-content/uploads/2014/04/coronarografia-300x157.jpg

 

 

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