>>>>>>>> ...............Oggi mi
dimettono dall'ospedale, dimissioni condizionate da un consulto con il gruppo
chirurghi che si riunisce ogni venerdì per discutere dei casi insoliti
verificatisi durante le innumerevoli degenze mensili che si hanno all'ospedale
San Gerardo di Monza, e il mio è uno di questi..........
10 settembre 2002
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L'esame coronarico ha evidenziato un buon ripristino del flusso
coronarico di sangue e non necessita per adesso nessun intervento di
Angio plastica o Bypass Coronarico, basta un trattamento con un Beta
Bloccante 1/2 compressa alle 8,00 del mattino + una bustina di 160
mg di Anticoagulante ( Cardirene ) e 1/2 compressa di Beta Bloccante
alle 20,00 di sera. Il problema evidenziato dalla coronografia e
precedentemente evidenziato con l'ecocardiografia è sulla valvola
Aortica. Questa valvola sembra che non tenga e debba essere
sostituita. Il cielo da blù, diventa nero e come se all'improvviso
uno ti colpisse con una spranga di ferro sui coglioni.... non si
riesce più a ragionare sembra che tutto sia perduto... la sensazione
che si prova è sgradevolissima. In aggiunta all'Eco, alla
Coronografia vengo mandato a fare un'altra Ecografia Trans -
esofagea, sotto anestesia
locale per evidenziare detti difetti in
maniera inconfutabile. Conclusione: Valvola Aortica da sostituire,
Aorta nel tratto ascendente ingrossata del 50 % e un ByPass da fare,
operazione a torace aperto della durata di 4 5 ore da effettuarsi
quanto prima.
Vengo dimesso l'11 di
settembre con "la condizionale" di passare un mese in riabilitazione
e di rieffettuare un Eco-Cardiogramma fra tre mesi circa, in
Dicembre, per vedere come il fenomeno " valvolare " si è evoluto. I
tempi di attesa per l'intervento dovrebbero essere intorno al mese,
mese e mezzo e se tutto dovesse andare secondo le previsioni
dell'aiuto primario dott. Formica, sarei operato l'anno prossimo nei
primi mesi dell'anno.........
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La Coronografia è un
esame che attraverso l’introduzione in un’arteria della gamba di un “tubicino”
di plastica chiamato CATETERE, la cui estremità viene posta di fronte
all’origine delle coronarie, permette, con l’iniezione di un mezzo di contrasto,
la visualizzazione con i raggi X del lume delle coronarie e le eventuali
ostruzioni o restringimenti. Tali immagini vengono registrate e immagazzinate su
CD, videocassetta o pellicola. Durante l’esame vengono applicati degli elettrodi
sul torace per il monitoraggio dell’elettrocardiogramma. Il punto di accesso
radiale, brachiale o più frequentemente femorale dopo essere stato rasato, verrà
disinfettato con una soluzione antisettica per prevenire le infezioni, quindi la
maggior parte del corpo verrà coperta con un telo sterile. L’esame inizia con
un’anestesia locale: la coronarografia è un esame indolore. Successivamente in
tale sede verranno introdotti i cateteri che permetteranno di visualizzare la
coronaria sinistra, la coronaria destra e il ventricolo sinistro; permettendo la
visualizzazione di eventuali restringimenti od occlusioni dei vasi o difetti
della cinesi del ventricolo. L’esame necessita della collaborazione del paziente
cui il medico potrà chiedere di eseguire profondi respiri o trattenere il fiato
per qualche secondo. La durata dell’esame è in genere compresa tra i 20-30
minuti. Quando l’esame è terminato il catetere viene ritirato, si procede
quindi alla compressione che consiste nell’esercitare per 10-15 minuti una forte
pressione con le dita a monte della sede di iniezione. Terminata la compressione
manuale verrà mantenuta per 3 ore una compressione con un sacchetto di sabbia o
una fasciatura, nelle 12 ore successive, se è stato utilizzato l’accesso
femorale, il paziente dovrà stare a letto. Attualmente esistono sistemi di
chiusura del punto di inserzione che permettono la mobilizzazione già poche ore
dopo la procedura. Io comunque sono dovuto rimanere a letto per almeno 12 ore.
Dopo l’esame viene consigliato di bere acqua abbondantemente al fine di
eliminare rapidamente il mezzo di contrasto
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