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L'acquisto del mio primo computer

Un giorno arrivai alla GBC, allora era in Via Petrella una traversa di Corso Buonos Aires li a Milano, ero un giovane emigrato al nord da tre anni ed avevo trovato un buon lavoro. Al primo piano c'era esposto un piccolo computer, con i tastini di gomma e c'erano due ragazzi che vi pigiando sopra tirandone fuori dei bellissimi grafici multicolori appoggiandosi a delle semplici istruzioni in Basic. A come li invidiavo perchè sapevano usare un computer e già allora c'era chi possedeva l'Amiga, chi il Commodore 64, chi il suo fratellino minore il Commodore 16...Sono tornato una decina di volte in via Petrella, lavoravo lì vicino , in Piazza Durante. Nel frattempo ero diventato amico del commesso che mi facevano giocare caricandomi i programmini. Potete quindi immaginare la mia suprema gioia quando, mia moglie, risparmiando un pò di soldi sulla spesa, quel mese decise di farmelo comperare, costava allora come un mese di stipendio. Era un pomeriggio di un giorno poco prima di Natale, mi fiondai alla GBC per chiedere informazioni sul costo esatto di quello scatolotto misterioso. Mi ricordo praticamente tutto di quel pomeriggio...il negoziante che mi mostrò il funzionamento di quello che poco più tardi sarebbe diventato uno dei miei più affezionati compagni di giochi, un altro commesso fu mandato al piano di sotto per prendermi un registratore a cassette, Philips MK7, di colore nero (i programmi allora erano registrati su nastro) e io che sceglivo il mio primo videogame (inspiegabilmente presi Manic Mainer, che poi resterà l'unico gioco comperato perchè gli altri me li scambiavo con altri possessori di Zx Spectrun 48K), e il ritorno a casa in tram, quel trenino che da Piazza Aspromonte andava verso Vimercate con fermata a Brugherio, con la scatola di fianco a me, protetta dal mio abbraccio come neanche mamma orsa farebbe con i suoi cucciolotti... Lo scatolotto in questione era uno dei primi personal computer, basato su un processore Z80, a diffondersi in discreto numero in Italia, le cui caratteristiche hardware oggi fanno ridere chi è abituato a ragionare in Mega...per quanto infinitamente meno potente rispetto agli standard attuali, all'epoca ha permesso a moltissime persone di fare i primi pioneristici passi in una terra, quella dell'informatica, che sarebbe stata colonizzata anni più tardi... Quante notti ho passato a giocare o a programmare in BASIC e poi in Assembler scopiazzando i codici su delle riviste in Inglese che mi facevo appositamente ricapitare nella edicola in Piazza Durante. La scoperta di programmi come CAL3, antesignano di Excel e DBASE, forse precursore di ACCESS mi fecero compagnia per diversi anni. 33 anni sono passati da quel lontano giorno e ieri, facendo un pò di pulizia in soffitta l'ho ritrovato, nella sua scatola originale, comprensivo di manuale, alimentatore, del cavetto per collegarlo al TV e di quelli per connetterlo ad un registratore a cassette. L'ho spolverato e regalato a mio figlio, trentacinquenne, che ne aveva sentito parlare. E' stato come ritrovare un vecchio amico, adesso spero che almeno una volta, lo installi e che faccia vedere al suo figlioletto di 7 anni, che già traffica con un moderno PC portatile, come il nonno si divertiva quando non c'era ancora Windows XP e i computers non necessitavano di memorie in GB, ma si riusciva a fare tutto quello che serviva con soli 48K, bastava solo un pò arrangiari... con il linguaggio macchina (Assembler).

 

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