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LE PIETRE CERNAIE

Il periodo autunnale è indicato per una bella e rilassante escursione alle Pietre Cernaie. Le Pietre Cernaie 1785 m, insieme al Monte Secine 1883m, fanno parte della catena dei Monti Pizzi, che sono la propaggine meridionale del Parco Nazionale della Maiella. La partenza è a quota 1550 m, dalla strada provinciale 164 Gamberale CH - Palena CH. La strada, denominata "dei boschi", è chiusa dal mese di maggio 2014, per una frana che crea difficoltà sia ai cittadini che agli escursionisti. A 3 KM dal divieto di accesso, a sinistra, chiusa da una sbarra, c’è l’ingresso della Foresta demaniale regionale Val di Terra. La carrareccia è coperta dalle foglie che spostate dal passaggio delle persone, creano un caratteristico rumore. A 1615 m si trova fonte Basilio dove sgorga una freschissima acqua e si procede sino a raggiungere a 1740 m lo stazzo Polledrara, (è una riserva di pascolo, una porzione di prato racchiusa da una staccionata, destinata all'allevamento dei puledri e detta anche "puledrara"), con un bel ricovero in muratura. Una piacevole radura con saliscendi, conduce ad una faggeta. Purtroppo il percorso diventa paludoso e si arriva ad una conca dove c’è la 

 

 

sorgente di Fonte Cernaia 1680 m, all’inizio dei caratteristici bastioni delle Pietre Cernaie. L’acqua forma l’omonimo laghetto con una larga zona di ninfee. È ipotizzabile che il nome Cernaia derivi da CERNERE,“Osservare” quindi un luogo di osservazione. Infatti il panorama è ampio sia sul confinante Molise, sia sulle tante montagne che circondano, avvolgono, questa riserva, sia sui tanti piccoli paesi e borghi arroccati sulle colline. E’ riconoscibile la Maiella con Monte Amaro 2795 m, Monte Pizzalto 1986 m, Monte Rotella 2129, Monte Genzana 2170 m, l’altopiano delle Cinquemiglia, l'Altopiano di Quarto Santa Chiara, Monte Pratello 2058 m, Monte Porrara 2137 m, le cime del Parco Nazionale d'Abruzzo, con Monte Greco 2285   m. e Monte Meta 2242 m. Anche il Gran Sasso 2912 m. si può riconoscere in giornate limpide. Tornando indietro, poco distante dalla Fonte Cernaia, arrivati alla sella tra Monte Secine e Monte Basilio a 1800m, si può salire alla cima di Monte Secine 1883 m, la cima più alta dei Monti Pizzi.Il tramonto del sole offre altri colori al bosco, più tenui, riposanti, c’è silenzio, il cinguettio degli uccelli augurano una buona notte.
 

poesia…, saranno state le fate a piantarle! Ci rimettiamo in cammino per raggiungere il RIFUGIO PUZZACCHIO a 1000 m di quota. Il sentiero sale senza difficoltà e dopo un’ora notiamo un pozzo che probabilmente ha dato il nome al rifugio. Questo antico pozzo in pietra, veniva usato dai pastori. Mi sono affacciato da una finestra in metallo scardinata, ricavata sul bordo del pozzo, per vedere l’interno. La profondità è circa 20 metri e il diametro circa tre metri. Il pozzo è rinforzato da rocce squadrate, quindi un ingegnoso lavoro di manovalanza. Il rifugio è stato ristrutturato recentemente, è molto accogliente ed è una base di appoggio per gli escursionisti che desiderano effettuare trekking di più giorni. Proseguiamo su carrareccia verso la “Valle dei Preti” chiamata anche la “Piana del Beato Nunzio”, una valle di origine carsica con la presenza di residui di insediamenti pastorali. Meno male che c’è una fonte dove ci siamo potuti dissetare, ormai quasi disidratati. L’acqua sgorga dall’interno di una nicchia votiva intitolata al Beato Nunzio di Roccacasale. Altri sei chilometri per chiudere l’anello ed arrivare a Roccacasale. Una ultima fatica, una ripida salita, per raggiungere la vettura parcheggiata nella piazza del castello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Dislivello  400 metri  Distanza  11 Km    Difficoltà  E  – Escursionistico    Tempo 5 ore A/R  
  

 

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