Misura la
circonferenza della tua vita: e importante!
Per eseguire questa semplice misura mettiti in
piedi, in posizione naturale (non tirare in dentro
la pancia), prendi un metro flessibile da sarta e
fallo passare attorno alla tua vita a livello
dell’ombelico. La misura che ne deriva è la
circonferenza della vita. Se è maggiore di
102 cm (uomo)
oppure di 88 cm (donna)
è patologica. Se non possiedi un metro di tela
cerata puoi usare la tua cintura, segnare i punti,
e poi misurare la distanza con un metro rigido o un
righello.
Controlla i tuoi
valori
|
Glicemia |
Colesterolo totale |
Trigliceridi |
Valori normali (a digiuno) |
80÷110
mg/dl (oppure ≤ 140 mg/dl due ore dopo
i pasti) |
< 200 mg/dl |
< 250 mg/dl |
Calcola
il tuo rischio!
Cliccando sul logo "il progetto cuore" entri
in una sezione del sito dell'Istituto Superiore
di Sanità ove puoi calcolare direttamente le tue
probabilità di andare incontro a un primo evento
cardiovascolare nei prossimi 10 anni. E' ovvio che i
risultati del calcolo possono essere correttamente
valutati solo dal tuo medico, al quale ti potrai
rivolgere in caso di dubbi.
Altro metodo di calcolo più articolato
Un
algoritmo che prende in considerazione un
maggior numero di fattori di rischio, tra cui il
BMI, lo trovinel sito della Fondazione
Svizzera di Cardiologia. Per entrare nel
sito, clicca sul logo seguente:
Nel
sito in questione potrai eseguire i seguenti test,
scritti in rosso,
cliccandovi sopra (ricorda però che ogni giudizio
finale è di esclusiva competenza del tuo medico):
Infarto
cardiaco ed ictus cerebrale
(per i valori
decimali utilizzare il punto anzichè la virgola)
Fumo
Peso
Insufficienza cardiaca
AlimentazioneMoto
La noce è ricca di
grassi polinsaturi e di Arginina, sostanze utili
a
proteggere le arterie ed il cuore.
Nelle noci è
particolarmente contenuto l’acido
alfa-linoleico, della famiglia degli ormai ben
noti acidi grassi omega-3:
si tratta di composti poco presenti sia nel regno
vegetale che in quello animale (ne contengono in
abbondanza solo i pesci e gli altri animali marini),
in grado di svolgere un’importante azione di
controllo dei livelli del colesterolo LDL
(colesterolo cattivo) e della lipidemia nel sangue.
L'Arginina è un aminoacido
essenziale per la salute delle nostre arterie. Dall’arginina
le cellule della parete delle arterie ottengono
infatti il nitrossido,
una sostanza in grado di prevenire e contrastare i
fenomeni dell’arteriosclerosi.
2 - 3 noci al giorno,
assunte con costanza, possono aiutarti a mantenere
giovane il tuo cuore.
“SIANO GLI ALIMENTI LE TUE MEDICINE”
Ippocrate 460 - 377
a.C.
Da Wikipedia, l'enciclopedia
libera
Ippocrate
(Coo,
460 a.C. -
Larissa,
377 a.C.
circa) viene considerato il padre della
medicina. Figlio di
Eracleide e
di
Fenarete,
Ippocrate proveniva da una famiglia aristocratica. Il
padre, che diceva di essere un discendente di
Asclepio, dio
della medicina, era egli stesso un medico. Fu proprio il
padre insieme ad
Erodico ad
insegnare al giovane Ippocrate l'arte medica. Egli
lavorò a
Coo, viaggiò
molto in
Grecia e
godette in vita di una fama eccezionale.
Ippocrate viaggiò
moltissimo, visitò tutta la
Grecia ed
arrivò persino in
Egitto e in
Libia.
Comunque quasi tutti i
medici
laici
viaggiavano molto per curare i malati e studiare.
Ippocrate introdusse il
concetto innovativo che la
malattia e la
salute di una
persona dipendessero da specifiche circostanze umane
della persona stessa e non da superiori interventi
divini. Acquisì grande fama nell'antichità debellando la
grande peste di
Atene del
429 a.C..
Ippocrate inventò la
cartella clinica e teorizzò la necessità di
osservare razionalmente i pazienti prendendone in
considerazione l'aspetto ed i sintomi; introdusse, per
la prima volta, i concetti di
diagnosi e
prognosi.
La sua fama è dovuta
anche, e forse soprattutto, alla sua attività di
maestro; fondò una vera e propria scuola medica e regolò
in maniera precisa le norme di comportamento del medico,
raccolte nel suo famoso
giuramento in
cui, tra l'altro, si introduce il concetto di segreto
professionale.
Le sue opere, una
settantina, sono raccolte nel Corpus Hippocraticum;
sostenne la
teoria umorale,
secondo la quale il nostro corpo è governato da quattro
umori diversi (sangue,
bile gialla,
bile nera,
flegma), che
combinandosi in differenti maniere conducono alla salute
od alla malattia.
A lui si deve l'importanza
del concetto di
dieta e
alimentazione
all'interno della dottrina degli umori; la coniugazione
di medicina e chirurgia (allo stato di pratica di purghe
e salassi).
Ancora oggi alcune
malattie portano il suo nome. Ricordiamo le
dita ippocratiche,
o a bacchetta di tamburo.
Consigli per una corretta alimentazione
Alimentazione corretta, come alvaguardia della salute
dell’uomo e strumento di “Cura e Prevenzione” di
varie malattie.
La “Dieta” ha lo scopo di ridurre il carico di lavoro
cardiaco e di determinare modificazioni sui fattori di
rischio cardiaci correlati all’alimentazione.
Il rapporto fra malattie dell’apparato cardiovascolare
ed alimentazione è noto da tempo: è stato
dimostrato che diete errate, troppo ricche di
calorie e di grassi, soprattutto quelli di origine
animale,
provocano Obesità ed Ipercolesterolemia, favorendo
l’insorgenza di aterosclerosi nelle arterie coronarie
(causa d’infarto cardiaco e di angina pectoris) e
di ipertensione arteriosa.
Se ad un corretto comportamento alimentare si associa
anche un’adeguata attività Fisica, la riduzione
del rischio risulta ancora più efficace.
Si ritiene pertanto, oggi, giusto allargare il concetto
di “Sana Alimentazione” a quello di uno “SANO STILE
DI VITA”.
Come comportarsi:
Controlla il peso e mantieniti sempre attivo:
Il tuo peso dipende anche da
te. Pesati almeno una volta a settimana controllando che il peso rientri nel limite della norma.
Qualora il tuo
peso sia al di fuori dei limiti normali, riportalo
gradatamente entro i limiti consultando il medico o uno specialista.
Abituati a muoverti di più ogni giorno:
cammina, usa la bicicletta, svolgi alcuni piccoli lavori domestici. Non dimenticarti di avere
“due gambe e due braccia”, motori del nostro corpo.
Evita
le diete squilibrate o molto drastiche del tipo “fai da
te”, che possono essere dannose per la tua salute.
Grassi: scegli la qualità e limita la quantità:
Modera la quantità di oli che usi per condire e
cucinare.
Utilizza eventualmente cotture al cartoccio, forno a
microonde, cottura a vapore ecc.
Abolisci il consumo di grassi da condimento di
origine animale (burro, lardo, strutto, panna ecc.).
Preferisci i grassi
da condimento di origine vegetale conosciuta:
soprattutto olio extra vergine di oliva, olio di mais o girasole.
Usa
i grassi da condimento preferibilmente a crudo ed evita
di riutilizzare i grassi e gli oli già cotti.
Mangia più spesso il
pesce (soprattutto pesce azzurro: sardine, sarde
sgombri), sia fresco che surgelato almeno 2 o 3 volte la
settimana.
Tra le carni
preferisci quelle magre e bianche ed elimina il grasso
visibile.
Se ti piacciono le
uova ne puoi mangiare una alla settimana (tenendo in
conto anche la pasta all’uovo).
Se consumi latte,
scegli quello scremato o parzialmente scremato, che
comunque mantiene il suo contenuto in calcio. Il consumo di
latticini e formaggi deve essere drasticamente limitato.
Tutti
i formaggi contengono quantità elevate di grassi: scegli
quelli più magri, oppure consuma porzioni più piccole non più di due volte
la settimana.
Se vuoi controllare
quali e quanti grassi sono contenuti negli alimenti,
leggi le etichette.
Più cereali, legumi, ortaggi e frutta
Consuma
regolarmente pane, pasta, riso ed altri cereali, in
quantità moderata (meglio se
integrali, perché apportano fibre) evitando di
aggiungere troppi condimenti.
E’ comunque
preferibile introdurre alimenti ricchi in fibre,
piuttosto che assumere fibre come
integrazione dietetica.
Consuma
quotidianamente più porzioni di ortaggi (ricchi in
fibre) e non più di 2 porzioni di
frutta fresca (quest’ultima è ricca in zuccheri
semplici).
Aumenta il
consumo di legumi sia freschi che secchi, anche come
sostituzione del secondo
piatto (pasta e fagioli, riso e piselli ecc.)
Se sei in
soprappeso e/o hai problemi di Diabete fai attenzione:
legumi e patate dovranno
andare in sostituzione del pane o della pasta.
Zuccheri,
dolci e bevande zuccherate: moderazione!
Modera il consumo di
alimenti e di bevande dolci nella giornata.
Escludi i dolci e i
prodotti da forno contenenti uova, burro o grassi per
pasticceria (olio di palma o di cocco) e cacao, di preparazione
industriale. Permessi in quantità modeste quelli preparati con pochi o senza grassi saturi (burro o
strutto), meglio se di preparazione casalinga, e comunque da mangiare raramente.
Utilizza in quantità
limitata (scarsa) i prodotti dolci da spalmare sul pane
(quali creme, miele e marmellate).
Abolisci l’uso di
bevande zuccherate (aranciate, coca-cola, succhi di
frutta, thè al limone ecc.) che apportano calorie non necessarie. Per
dissetarti utilizza l’acqua.
Nell’attività
sportiva moderata reintegra con la semplice acqua i
liquidi perduti attraverso la sudorazione.
Il sale? Meglio poco
Riduci
progressivamente l’uso del sale sia a tavola che in
cucina.
Limita l’uso di prodotti quali insaccati, cibi in
scatola, formaggi, alimenti questi conservati con il sale.
Non fare uso di
alimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo,
Ketchup, salsa di soia, senape, ecc.).
Insaporisci i cibi
con erbe aromatiche (come aglio, cipolla, basilico,
prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana
ecc).
Esalta
il sapore dei cibi usando succo di limone e aceto.
Scegli, quando sono disponibili, le linee di prodotti a
basso contenuto di sale (crackers senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di
sale, ecc.).
Consuma solo
saltuariamente alimenti trasformati ricchi in sale (snacks
salati, patatine in sacchetto, olive da tavola).
A proposito
dell’introito quotidiano dell’acqua
Se non sussistono
problemi di ritenzione di liquidi (con tendenza allo
scompenso cardiaco) asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di
anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1.5-2 l di acqua al giorno. Oltre alle
bevande ricorda che ci sono liquidi anche nelle minestre, nella verdura e nella frutta. In
caso di scompenso attenersi comunque scrupolosamente alle raccomandazioni ricevute!
Bevi
frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente,
soprattutto se l’acqua è fredda.
Le persone anziane
devono abituarsi a bere frequentemente nell’arco della
giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non
avvertono lo stimolo della sete.
L’equilibrio idrico
deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua,
tanto quella di rubinetto quanto quella imbottigliata, entrambe
sicure e controllate.
E’ sbagliato
evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fondamentale per regolare la temperatura corporea) o di
ingrassare (l’acqua non apporta calorie).
In determinate
condizioni patologiche che provocano una maggior perdita
di acqua (stati febbrili o ripetuti episodi di diarrea), l’acqua
perduta deve essere reintegrata adeguatamente e tempestivamente.
Ricorda ancora, che
il tuo intestino per funzionare bene ha bisogno oltre
che di fibra anche di acqua.
Bevande alcoliche: se sì solo in quantità controllata
Sii moderato nel bere, (attienti alle quantità
raccomandate dal medico curante) e comunque
non superate il quarto di litro di vino al giorno
per l’uomo e i 150 ml al giorno per la donna, esclusivamente durante i pasti (da rivedere i
volumi dei bicchieri che normalmente si utilizzano).
Preferisci, tra le bevande alcooliche, un buon vino o
birra a bassa gradazione alcolica.
Elimina l’assunzione
di bevande alcoliche se sei in sovrappeso o obeso o
diabetico o se presenti una familiarità per tali malattie.
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