Zakopane Cracovia Lódz La Polonia mi affascina ancora e ci torno sempre con interesse, con voglia di conoscere più' approfonditamente questo popolo, la loro cultura, la storia, l'educazione, la musica, le città, i monti, il verde, l'ambiente, la gastronomia. La capitale dei Monti Tatra é Zakopane, (950 m), conta 30 mila abitanti ed è la più frequentata località di villeggiatura della Polonia, oltre ad essere uno dei primi centri degli sport invernali dell'Europa. Io sono rimasto colpito dall’architettura delle costruzioni delle baite. Sono bellissimi esempi della tipica architettura polacca costituita da casette ad un solo piano interamente realizzate in legno. Tronchi ed assi che formano pareti e tetti di queste costruzioni sono fissati fra loro per mezzo di precisi incastri senza ausilio di chiodi o altro. Tutte in legno, a tetto spiovente, ma di una bellezza e ricercatezza uniche. I comignoli, le finestre, i balconi, le porte, i giardini, le mansarde, tutte costruite con gusto, quasi ci fosse un concorso per arrivare primi. Quando a Zakopane, nella seconda metà dell‘800, nacque l’architettura in stile svizzero o tirolese, così come in molte altre località termali, Stanislaw Witkiewicz, drammaturgo, filosofo, scrittore e pittore polacco, per difendere il Podhale dalle costruzioni estranee, si rese conto che occorreva creare uno stile proprio, utilizzando la tecnica dell’edilizia locale. Questo complesso di tradizionali e tipiche case in legno, risalgono al XIX secolo, quando iniziò “lo stile di Zakopane” che è una sintesi dei vari tipi di arte popolare. Questo stile rappresenta un tentativo di combinare elementi di arte e architettura locale con gli elementi della tradizione polacca in senso lato.
La principale via di Zakopane è via Krupowki animata
da negozi, caffè e ristoranti. Ci sono molte bancarelle dove si possono
acquistare oggetti in legno, manufatti in lana e cotone e prodotti di
gastronomia locale, come il formaggio di pecora affumicato “oscypek”, (piccola
lancia), prodotto nei voivodati della Slesia e della Piccola Polonia. Ha una
particolare forma a fuso, contraddistinta da una crosta lucida, di colore giallo
paglierino e ricoperta con tipici motivi decorativi. Dopo il taglio, l'oscypek
assume un colore crema, che, tra le numerose particolarità, vanta anche quella
di essere il primo prodotto del Paese ad essere stato insignito del marchio DOP.
A piedi sono andato alla scoperta di questo patrimonio, visitando la via
Koscieliska, la strada più antica dell'abitato, lungo la quale si incontrano ad
ogni passo case antiche e casolari di montagna e dove ancora oggi, risiedono i
discendenti delle storiche famiglie di Zakopane. In questa strada, ho osservato:
La Vecchia Chiesa, tutta in legno, costruita tra il 1845 e il 1851 sede della
prima parrocchia di Zakopane. Il vecchio cimitero Na P´ksowy Brzyzk, con le
tombe riccamente decorate. È luogo di sepoltura di famosi artisti, scrittori e
alpinisti. Fra gli elementi decorativi prevalgono i motivi popolari e gli
accenti locali, appartenenti ai Tatra. Vi sono presenti anche storiche croci
fatte con il ferro dei Tatra. La Cappella di legno del Sacro Cuore di Gesù
costruita tra il 1904 e il 1908 su progetto di Stanislaw Witkiewicz. Questa
cappella è una delle più belle in Polonia, è un esempio dello stile di Zakopane
. La chiesa lignea di Harklowa, (chiesa gotica lignea del 1500 circa, con tre
altari scolpiti dai montanari. Il Museo dei Tatra intitolato a Tytus Chalubinski
. Villa Koliba, dove c’è il Museo dello Stile Zakopane intitolato a Stanislaw
Witkiewicz, (il nome koliba indica un tipo di capanna dei pastori). Essa
rappresenta la prima casa in stile Zakopane, ma l'esempio più bello è la villa
Dom pod Jodiami, costruita nel 1897 a Koziniec per la famiglia Pawlikowski, che
è la più grande casa costruita in stile Zakopane.
Conosco bene Cracovia perché l’ho visitata diverse
volte, in questa occasione mi è servita come “città di smistamento”. Non mi
stancherò di passeggiare nella Piazza del Mercato, (Rynek Glowny), circondata
dai splendidi palazzi storici e dalle residenze. È una delle più belle e più
grandi piazze medievali d'Europa ed un esempio della progettazione urbana di
questo periodo. Come nei secoli scorsi, ancora oggi la vita pubblica, culturale
e commerciale di Cracovia si concentra in questa magnifica piazza. È il posto
preferito dagli artisti di strada, dei musicisti viaggiatori, dei pellegrini. Ci
sono caffè, ristoranti, bar, gallerie, musei e negozi. Un notevole esempio di
architettura gotica è la Chiesa-Basilica di Santa Maria (Bazylika Mariacka), con
due alte torri asimmetriche ai lati. Una torre è alta 81 metri, era una torre di
guardia. Da qui, ogni ora, il trombettiere che si affaccia dalla “torre”, suona
l’Hejnal Mariackiz Krakowa, (chiamata a raccolta). Questo servizio viene svolto
dai vigili del fuoco di Cracovia, che puntuali, aprono la finestra e suonano. Si
concedono dal pubblico salutando con la mano. Durante il medioevo, Cracovia era
vittima delle incursioni delle tribù tartare e durante un attacco, (anno 1241),
la sentinella in cima al campanile riuscì ad avvistare le avanguardie nemiche e
dare l’allarme. Dopo pochi istanti fu trafitto alla gola da una freccia, ragione
per cui l'attuale trombettiere interrompe ancora oggi la melodia nel bel mezzo
di una battuta. La città riuscì ugualmente a salvarsi e da allora
quell’avvenimento è rievocato giornalmente. Sempre nella piazza c’è la piccola
chiesa di Sant'Adalberto, che occupa l'angolo a sud, databile intorno all'XI
secolo, cioè un secolo prima della costruzione della piazza. Ricostruita in
parte nel XVII secolo, la chiesa e la cripta di stile barocco, ospitano un
piccolo museo sulla storia della Piazza del Mercato. Nel centro della Piazza del
Mercato è situato un eccezionale edificio con preziosi portici neo-gotici, il
Palazzo del Tessuto, dove si possono acquistare oggetti, gioielli in ambra e
souvenir. Sui muri interni sono raffigurati interessanti stemmi dei
commercianti, delle corporazioni e delle città polacche. Chi programma di
visitare Cracovia non può dimenticare di andare a Kopalnia Soli, (miniera di
sale), di Wielczka. C’è il percorso turistico chiamato "Pozzo di Danilowicz",
con venti grandi sale collegate da gallerie lunghe due chilometri. Ci troviamo
nella più antica miniera di salgemma dell’Europa, sfruttata fin dal XIII secolo
e con attività estrattiva durata fino al 1996. Nei tre piani di visita aperti ai
turisti si susseguono pozzi e grotte dove, oltre ad allestimenti che illustrano
la storia e la tecnica dell’attività estrattiva nella miniera, sono state
realizzate anche sculture di pregevole fattura artistica che raffigurano, tra
gli altri, importanti personaggi della storia e della nazione polacca.
Lódz
intrattenimento in Polonia, inaugurato nel 2006, "Manufaktura”.
Questa vasta area era utilizzata da una fabbrica tessile. Oggi, iI vecchio
edificio in mattone rosso abbandonato, è stato restaurato e ampliato.
All’interno c’è una educata vita notturna, luna park, fontane luminose,
ristoranti, pub. E la cultura? Nella città ha sede l’Università frequentata da
circa 40 000 studenti. Inoltre, ci sono 38 biblioteche, che indica la più alta
densità di biblioteche della Polonia. A Lódz ha sede una delle più prestigiose
scuole di cinema d'Europa, dove si sono formati i più grandi registi del cinema
polacco. Un evento programmato nel mese di luglio, che richiama migliaia di
turisti, è il Festival Internazionale dei Graffiti. Lódz si distingue anche per
il rispetto dell’ambiente. Le strade sono pulite, i giardini sono curati, i cani
con il guinzaglio e le loro deiezioni sempre raccolte e depositate in un
contenitore conforme all’igiene pubblica. |
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